
Molti degli sviluppi più significativi di questa storia però sembrano riguardare l’altro paese coinvolto: il Marocco, a cui peraltro da anni è vicinissimo l’ex parlamentare europeo accusato di essere al centro di questa vicenda, Antonio Panzeri.È quindi piuttosto normale che il governo marocchino provi a condizionare il processo decisionale delle istituzioni europee per proteggere i propri interessi. Secondo la procura federale belga, che indaga sul caso, in alcuni casi questa legittima campagna di influenza si sarebbe però trasformata in un tentativo di corruzione: alcune persone che lavorano al Parlamento Europeo avrebbero ottenuto soldi e favori in cambio di decisioni favorevoli al governo marocchino.Sono più varie ed eterogenee rispetto a quelle che riguardano il Qatar – che dalle informazioni uscite finora sembrava interessato soprattutto a migliorare la propria immagine all’interno delle istituzioni europee
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