Category Archive : Unione Europea

State viaggiando tranquillamente con la vostra auto e le forze dell’ordine vi fermano per un controllo di routine. Siete sicuri di avere nell’auto tutto quello che veramente è necessario? Oppure, state portando con voi anche il superfluo, con il rischio di non trovarlo più al momento opportuno? Rivediamo insieme che cosa prevedono le normative, a partire dal Codice della strada.Carta di circolazione. la carta d’identità del veicolo: ne descrive le caratteristiche tecniche, ma riporta anche gli estremi della prima immatricolazione e, sul fronte, quelli del primo proprietario.Certificato di assicurazione. Lo rilascia la compagnia e attesta la validità della polizza RC auto in corso: nonostante l’esistenza delle banche dati telematiche, la presenza in auto del certificato cartaceo (anche stampato da un documento inviato via mail dalla propria compagnia) è obbligatoria.Il triangolo. Ovvero, il segnale mobile di pericolo.Il giubbino o le bretelle riflettenti.Necessari qualche volta. Kit di primo soccorso, estintore, alcoltest monouso

Il piano europeo si chiama “Green Deal Industrial Plan” la risposta dell’Unione europea all’Inflation Reduction Act (IRA) degli USA e al Made in China 2025 (MIC) di Pechino. Presentata pochi giorni fa, prevede una revisione delle regole sugli aiuti di Stato, l’istituzione di un Fondo sovrano, politiche di riqualificazione dei lavoratori e partnership internazionali.Protagonista delle carte “spoilerate” è soprattutto il “Temporary Crisis and Transition Framework”, cioè il quadro temporaneo di supporto alle aziende in crisi: una serie di regole già in vigore, ma che con il Green Deal Industrial Plan si arricchirebbe di alcune norme a favore della transizione.le risorse andrebbero solo a progetti su “batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e sistemi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (Ccus), oltre che alle relative materie prime.I finanziamenti non dovrebbero poi superare i 100 milioni di euro nelle regioni più ricche e i 300 milioni in quelle più povere. In questo modo, si eviterebbe una distorsione della concorrenza interna all’Europa: un pericolo denunciato dall’Italia.Intanto, il Governo italiano è al lavoro per migliorare la proposta, con il ministro Adolfo Urso impegnato in una serie di incontri con i colleghi europei e il commissario Thierry Breton.