Marco Raduano, il boss evaso dal carcere Badu ‘e Carros di Nuoro, era in possesso delle chiavi per uscire dal reparto di massima sicurezza e raggiungere il cortile della struttura. È quanto emerge dalle indagini sulla fuga rocambolesca del 39enne pugliese, esponente della mala foggiana, che stava scontando una pena a 19 anni di reclusione. È scattata la caccia a complici e fiancheggiatori in tutta la provincia, con controlli rafforzati in tutti i porti e gli aeroporti della Sardegna.Le chiavi per il cortile e la fuga  Resta da capire come il 39enne sia riuscito a procurarsi le chiavi per uscire dal reparto di Alta Sicurezza e arrivare al muro di cinta.

il capo del clan Lombardi-Scirpoli della mafia garganica Marco Radauno, in carcere dal 2018 con un fine pena nel 2046  è riuscito a portare a termine la più classica delle evasioni, calandosi con le lenzuola dal muro di cinta del carcere, non un carcere qualunque, ma quello di massima sicurezza di Basu ‘e Carros di Nuoro.  Una fuga clamorosa, avvenuta intorno alle 17 di venerdì, anche se l’allarme è scattato solo alle 19. Raduano avrebbe avuto dunque due ore di vantaggio per allontanarsi da Nuoro. Appena gli agenti della penitenziaria si sono resi conto che il boss mancava all’appello è scattata una caccia all’uomo in tutta la Sardegna con un enorme dispiegamento di forze e controlli e posti di blocco in porti e aeroporti Raduano è considerato una figura di spicco della guerra di mafia che si sta consumando a Vieste. L’ultima condanna definitiva a 19 anni per associazione a delinquere per il traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, gli era arrivata lo scorso 3 febbraio. Il boss è coinvolto anche nell’omicidio di Giuseppe Silvestri, un membro del clan della mafia garganica assassinato nel 2017.