
Marzo è il mese del cambio dell’ora: dormiremo un’ora in meno, ma avremo giornate più lunghe. Torna l’ora legale in Italia e in Europa e rimarrà in vigore per i prossimi sette mesi. È stata introdotta per la prima volta più di un secolo fa per risparmiare energia elettrica durante la Prima Guerra Mondiale, ma in Italia divenne definitiva soltanto nel 1966. Alla fine degli anni Novanta è diventata una direttiva europea, estesa a tutti i Paesi dell’Unione. Da molte decadi, quindi, siamo abituati a spostare le lancette dell’orologio due volte all’anno, ma ogni volta arriva puntuale il dubbio: un’ora avanti o indietro? E da quando gli smartphone fanno tutto da soli l’amnesia è aumentata. Ecco cosa c’è da sapere sull’ora legale e sugli effetti sul nostro organismo.L’ora legale scatta sempre la prima domenica dopo l’equinozio di primavera. Quest’anno, quindi, la giornata tanto attesa e temuta degli italiani arriverà il 26 marzo 2023. Il cambio dell’ora avviene sempre di notte, quando è più facile gestire servizi e trasporti. Alle 2 di notte di domenica 26, quindi, dovremo portare le lancette dell’orologio avanti di un’ora: diventeranno quindi le 3 di notte.. Avere più luce a disposizione per le attività diurne comporta una riduzione dell’illuminazione elettrica. E questo significa costi più bassi sulle bollette e benefici per l’ambiente: meno emissioni di Co2 circa 215mila tonnellate all’anno.