
Tra sarcasmo e provocazione, il gip del Tribunale di Crotone Michele Ciociola ha scritto le 47 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare con cui conferma il carcere per i due scafisti arrestati domenica dopo il naufragio sulle coste di Cutro, nel crotonese, costato la vita ad almeno 68 persone, mentre decine sono ancora i dispersi. Ma il gip ricorda anche che chi è morto è stato “vittima di uno stato di necessità non altrimenti fronteggiabile se non alla mercé di disperati viaggi della speranza”. Poi approfondendo l’inchiesta condotta da carabinieri e dalla Guardia di Finanza, coordinati dal Procuratore Giuseppe Capoccia e dal pm Pasquale Festa, il gip di Crotone ribadisce che sono “sussistenti i gravi indizi nei confronti dei due indagati”. Cita anche un terzo scafista che però al momento è irreperibile. Il quarto è minorenne e il gip dei minori lo interrogherà solo domani.