
Oggi pomeriggio parte il confronto tra governo, rappresentanti delle banche, delle imprese e dei costruttori, sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi, a partire dal Superbonus. L’incontro è diviso in due parti, che si possono definire finanziaria la prima, mirata a individuare strade percorribili per i crediti incagliati; e più industriale la seconda, con i rappresentanti delle categorie direttamente coinvolte nello stop deciso dal governo,alle 16,30 sono stati convocati a palazzo Chigi i rappresentanti dei banchieri.Un trio che evoca lo studio di garanzie e strumenti per la gestione di queste nuove «sofferenze» fiscali. Per quanto riguarda l’ipotesi della cartolarizzazione dei crediti – avanzata da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera – i crediti accumulati attraverso operazioni di ristrutturazione edilizia verrebbero «impacchettati» in un prodotto finanziario, poi collocato sul mercato attraverso una società veicolo ad hoc. In questo modo si farebbe fronte alla crisi di liquidità, superando gli ostacoli emersi negli ultimi mesi. E un’altra strada potrebbe essere quella di coinvolgere Cdp e Sace, non a caso convocate anch’esse.Lo stop alla cessione dei crediti ha evitato l’esplosione del deficit ai fini Eurostat. il Superbonus avrebbe appesantito il rapporto deficit/Pil dal 4,5% previsto in Finanziaria fin oltre il 6%.