Superbonus: ora diventa obbligatoria la Certificazione SOA

Dal 1° luglio 2023, i condomini italiani si trovano di fronte a un nuovo obbligo nel momento in cui assumono imprese per progetti di costruzione. Devono assicurarsi che le aziende scelte abbiano ottenuto la certificazione SOA.Questo requisito, emesso da enti privati autorizzati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), consente alle imprese di partecipare a gare d’appalto pubbliche per lavori di costruzione superiori a 150.000 euro. Scopriamo insieme cosa comporta questo obbligo e perché è diventato così importante.La certificazione SOA è un attestato che conferma la competenza e l’affidabilità delle imprese nel settore delle costruzioni. Per ottenerla, le aziende devono superare verifiche sulla capacità economica, esperienze lavorative precedenti, attrezzature e personale. Si tiene conto anche dell’integrità morale e fiscale.L’obiettivo principale della certificazione SOA è impedire che aziende poco solide o poco organizzate possano ottenere lavori di rilevanza e contribuire alla lotta contro le frodi nel settore delle costruzioni.Dalla data del 1° luglio 2023, l‘articolo 10-bis del Decreto Ucraina ha stabilito che i lavori di importo superiore a 516mila € che danno diritto al Superbonus e ad altri bonus edilizi minori, devono essere affidati solo ad imprese con la certificazione SOA.  Pertanto, i condomini (ovvero l’amministratore di condominio) dovranno verificare che le imprese scelte abbiano questa certificazione per non perdere i benefici fiscali.

  1. Superbonus: Rientrano in questa categoria il recupero del patrimonio edilizio, l’efficienza energetica, le misure antisismiche, il recupero o restauro delle facciate degli edifici esistenti, l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
  2. Bonus del 75% per il superamento delle barriere architettoniche.A partire dal 1° luglio 2023, i condomini sono tenuti a verificare che le imprese a cui affidano i lavori siano in possesso della certificazione SOA. Questa verifica, ci teniamo a sottolinearlo, deve essere effettuata sia per i contratti di appalto principali che per quelli di subappalto. Ma non per tutti i lavori: l’amministratore o i condomini dovranno per forza procedere a verifica nel caso in cui il valore complessivo dei lavori superi i 516mila €. È importante notare che l’importo dei lavori deve essere calcolato al netto dell’IVA. Un tassello importante per non avere problemi futuri e dire addio alle agevolazioni fiscali.

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