Dossier su politici e vip, Finanziere interrogato

“Il mio assistito non ha fatto alcun dossier, ha sempre fatto il suo lavoro nel rispetto delle regole”. Si difende così, tramite l’avvocato Massimo Clemente che lo assiste, Pasquale Striano, l’ufficiale della Guardia di Finanza indagato per accesso abusivo a sistema informatico nell’inchiesta sul presunto dossieraggio che ora è coordinata dalla Procura di Perugia e dal procuratore Raffaele Cantone.Quello che intende scoprire la Procura di Perugia è il motivo della ricerca di tali informazioni e chi ne siano i destinatari. Se, insomma, ci sia stata un’attività di dossieraggio, chi ne fossero i registi e a quale scopo tali dati venissero ricercati e raccolti. E se ci fossero dei ritorni per il finanziere, sotto forma di benefit. Ora confidiamo che il lavoro della magistratura sia rapido per poter dimostrare che non ha commesso alcun reato: ha sempre svolto il suo compito con rigore, senso del dovere e non ha mai divulgato notizie a terzi”. A dare avvio all’inchiesta è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto che, nell’autunno 2022, aveva denunciato la pubblicazione di dati riservati sulla sua attività professionale. Ma nel corso degli accessi alle banche dati “presumibilmente non leciti”, come li ha definiti il procuratore Cantone, sarebbero state acquisite informazioni sensibili come detto su un centinaio di persone, tra cui anche i due ex premier Matteo Renzi e Giuseppe Conte e sul calciatore Francesco Totti.”I giornali spiegano che nell’inchiesta sull’accesso indebito alle Sos della super procura ci sarebbe un solo indagato, un finanziere. Perché dunque l’inchiesta è finita a Perugia, visto che questa competenza scatta in caso di magistrato indagato o persona offesa?”.


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