La Lega è in crisi, Salvini perde militanti

Lombardia: perdite 44 per cento. Veneto: 26 per cento. Piemonte: 28 per cento. Emilia: 43 per cento. Carta canta e la matematica lascia poco spazio alla propaganda del “va tutto bene”. Eccoli qui i numeri del tesseramento della Lega messi nero su bianco nei 23 bilanci del 2022 delle varie ramificazioni territoriali del partito, sotto la voce di ‘quote associative annuali’. Sommando i vari introiti e confrontandoli con quelli del 2021 viene fuori un -32 per cento. Da 1,078 milioni a 741 mila euro. Per un partito che ha sempre fatto della militanza e del radicamento sul territorio il proprio punto di forza, sono numeri che dovrebbero suonare come un pericoloso campanello d’allarme, specie perché l’emorragia è maggiore proprio laddove il Carroccio era nato e ha il suo fortino, per l’appunto in Lombardia.All’orizzonte non c’è alcun congresso nazionale dove si potrebbe affrontare pubblicamente il tema, nonostante lo Statuto della ‘Lega per Salvini premier’ varato nel 2019 ne prevedesse la convocazione ogni tre anni. “Questione che meriterebbe un esposto in Procura”, ci si lamenta tra i non salviniani. E non è detto che questo non avvenga.


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