I mercenari scappano dalla Bielorussia

La presunta morte di Evgenij Prigozhin apre a scenari fino a qualche mese fa impensabili. Tanto per la Russia di Vladimir Putin quanto, soprattutto, per il futuro del gruppo Wagner, formazione di mercenari della quale lo stesso Prigozhin era a capo. Lo scorso giugno, era saltata la rivolta orchestrata dallo “chef di Putin” contro il Cremlino. Secondo alcune fonti, i combattenti del gruppo che si erano trasferiti in Bielorussia dopo il tentato golpe starebbero adesso addirittura cercando di lasciare il Paese in una fuga improvvisata. Tra i passeggeri, sono stati segnalati anche altri membri dell’organizzazikne: Evgenij Makaryan, Alexander Totmin, che avrebbe combattuto in Sudan, Sergej Propustin, lanciatore di granate, e Nikolaj Matuseyev, sul quale non è stato possibile trovare informazioni.Stando ad alcune indiscrezioni l’aereo del fondatore del gruppo sarebbe stato abbattuto dalle difese aeree russe. Poche ore prima dell’incidente aereo, il generale Sergej Surovikin, che presumibilmente, a giugno, aveva una conoscenza anticipata dell’ammutinamento di Wagner. Putin avrebbe voluto inviare un messaggio a chiunque contemplasse di sfidarlo.Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, e il generale Valery Gerasimov hanno vinto questo round della lotta per il potere. Attenzione però, perché la lotta per il potere a Mosca sembra non conoscere fine. Lo avrebbero capito anche i mercenari della Wagner in fuga dalla Bielorussia.


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