Morto Messina Denaro: una nuova mafia è pronta a ripartire, invisibile

La scomparsa di Matteo Messina Denaro dalla scena mafiosa provocata solo dalla malattia, toglie un macigno che ingombra la strada di Cosa nostra. La sua morte è accompagnata da sospiri di sollievo soprattutto dagli stessi mafiosi, anche dai trapanesi, ma pure da politici e imprenditori collusi che in questi anni sono stati assediati dalle forze dell’ordine, controllati in ogni loro mossa con azioni giudiziarie che hanno portato in carcere – per colpa sua – centinaia di persone a cui hanno confiscato beni per un valore complessivo di centinaia di milioni di euro. Tutto perché si dava la caccia a lui, u Siccu, e le indagini a setaccio non hanno tralasciato nulla sul territorio. Adesso che u Siccu non c’è più l’organizzazione si sente più libera di riorganizzarsi. Ritengo che gli investigatori abbiano ancora qualche difficoltà sull’identificazione di chi verrà dopo Messina Denaro nel trapanese. È scontato che i magistrati stiano facendo valutazioni e svolgendo indagini, ma penso che un nome definitivo non ci sia nei fascicoli.In fondo Messina Denaro negli ultimi trent’anni ha pensato solo a sé stesso, accumulando tesori solo per la sua famiglia, senza condividere o contribuire economicamente con l’organizzazione post Riina.La centralità della mafia di Trapani nel sistema Cosa nostra si è sempre rivelata al passo con i tempi, anzi, fin dagli anni Ottanta li hanno anticipati, sono stati precursori, hanno coniugato tradizione e modernità. Un connubio che è diventata la cifra caratteristica di Matteo Messina Denaro e la chiave del suo successo criminale. Oggi la storia si ripete con nuovi personaggi che si ispirano a lui.Dunque, morto Messina Denaro nel Trapanese è certo che ne stanno nominando un altro, magari meno appariscente come lo è stato u Siccu, una persona capace di muoversi e proseguire gli affari come in passato, che naviga nel solco della tradizione di quella mafia.


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