Le ultime decisioni di Amazon fanno discutere a tutti

In Amazon è “finita la pacchia”; questo sarebbe un po’ il riassunto della posizione che recentemente ha tenuto l’azienda attraverso le parole del suo CEO Andy Jassy. In una riunione interna l’amministratore delegato avrebbe invitato i lavoratori ad attenersi alle regole o di trovarsi un altro lavoro.Il cuore dello scontro riguarderebbe le nuove limitazioni sullo smart working che per Amazon non sono negoziabili. Tre giorni obbligatori in sede per tutti i dipendenti.“Amazon non è il posto giusto per chi non è in grado di seguire la politica aziendale, pur essendo in disaccordo”. In un post sul blog datato febbraio, Jassy aveva già annunciato il ritorno in ufficio tre giorni alla settimana a partire dal 1° maggio.Per i dipendenti però è stato subito un problema, avendo riorganizzato le loro vite in casa dopo il lungo periodo di Covid e post-Covid. Alla fine di maggio infatti molti lavoratori dell’azienda tecnologica hanno organizzato uno sciopero contro questa politica, con 1.900 persone che hanno aderito alla protesta.Dal 2022 Amazon si sta dando una nuova configurazione e nuove regole, licenziando migliaia di persone e tentando nuove strade per massimizzare la produttività. Allo stesso tempo però, per la prima volta nella storia dell’azienda è stata costituita una rappresentanza sindacale interna. La battaglia per condizioni di lavoro migliori non è ancora finita e non si concluderà facilmente come spera Jassy.


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