Materie critiche e fondo sovrano: il ministro Urso a caccia di investitori in Arabia

Il Ministro delle Imprese e del made in Italy, On. Adolfo Urso, è in Arabia Saudita per rafforzare i rapporti economici con il regno arabo. Quella a Riad è la seconda tappa di una missione di tre giorni iniziata domenica in Qatar per concludersi negli Emirati Arabi Uniti.Obiettivo sono i miliardi del Golfo. Gli interessi comuni spaziano dal petrolchimico all’auto, con Pirelli che ha annunciato a ottobre uno l’apertura di uno stabilimento di pneumatici nel Paese da 550 milioni di dollari, in joint venture con il fondo sovrano Pif. Al centro della missione è, però, soprattutto il “Minerario”e la possibilità di investimenti comuni anche in Paesi terzi, per esempio in Africa, per accelerare l’autonomia strategica nel settore delle materie prime critiche, e smarcarsi così dalla Cina.Di questo tema il ministro Urso ha parlato con il presidente della Commissione Reale per Jubail e Yanbou, Khalid Al Saalem. «Oltre a condividere le rispettive best practice, con il presidente Al Saalem abbiamo approfondito la possibilità di partnership e investimenti congiunti soprattutto nel comparto estrattivo, sia nei rispettivi Paesi, sia in aree terze, come il continente africano, in coerenza con il Piano Mattei», ha dichiarato Urso. Il ministro ha anche incontrato i vertici del fondo sovrano Pif, con l’ad di Invimit sgr, Giovanna Della Posta, e una delegazione di aziende italiane (Pirelli, EuroPort, Maire Tecnimont, Prysmian, Roboze, Deloitte, Poseidon Lng Hub e gruppo San Donato), e il ministro saudita degli investimenti, Khalid Al-Falih. Al-Falih a settembre ha co-presieduto con Urso il Forum per gli investimenti Italo-Saudita di Milano, a cui hanno partecipato oltre 1.300 aziende dei due Paesi.


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