Scontro sul salario minimo, bocciato l’emendamento dell’opposizione. Schlein e Conte: ritiriamo le firme

L’Aula della Camera ha bocciato l’emendamento dell’opposizione che puntava a riscrivere il testo della commissione Lavoro di Montecitorio sul salario minimo. I voti a favore sono stati 111, 149 i no, tre gli astenuti. Il voto scatena le reazioni delle minoranze che hanno annunciato il ritiro delle firme.«Comunico la mia volontà di togliere la mia firma da questa proposta di legge. Questa non è più la proposta di salario minimo delle opposizioni perché la maggioranza ha svuotato la proposta di ogni significato con la consueta arroganza. Togliamo le nostre firme: non nel nostro nome state tradendo le attese dei lavoratori» ha dichiarato la leader del Pd Elly Schlein in Aula.La direttiva europea sul salario minimo «non impone un sistema rispetto ad un altro, l’obiettivo è avere un salario dignitoso». Lo afferma il commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit, in audizione alle commissioni Lavoro e Ue della Camera, sostenendo che un paese «in cui gran parte dell’economia ha salari bassi non è una buona garanzia per un’economia produttiva. Noi non possiamo stabilire delle soglie, posso dire che se si introduce, in Italia o in un altro Paese, un salario minimo deve garantire un livello di vita minimo, adeguato».


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