Elena Cecchettin: “La scomparsa di Giulia

In una lunga intervista Elena Cecchettin ricorda sua sorella Giulia, vittima di femminicidio a 22 anni, e delle battaglie in cui crede e che non vuole lasciare: “Non vorrei che mia sorella fosse ricordata solo in relazione al suo assassino”.“Non ho intenzione di lasciare le mie battaglie. Non è per Giulia: non mi sottraggo al compito che oggi mi tocca ma non voglio nemmeno che la mia vita diventi una funzione di quel che è successo a mia sorella. E neppure vorrei che mia sorella fosse ricordata solo in relazione al suo assassino: è morta perché voleva essere indipendente, per la sua libertà. È un paradosso che il suo nome resti legato a quello di chi l’ha uccisa. Giulia è anche un simbolo della battaglia contro il femminicidio. Anche, non solo”. “Avrei voluto sopportare dieci volte il dolore che deve aver sofferto Giulia. Sarei morta al suo posto, sarei morta per difenderla” dice – ricordando sempre che “chi uccide è sempre la punta dell’iceberg”.

 

 

 


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