Magro Natale per il cardinale Burke, da dicembre senza Piatto Cardinalizio: il Papa lo ha punito per il dissenso alle riforme

Invece di ricevere gli auguri di Natale, a partire da questo mese, il cardinale americano Raymond Burke non ha più visto accreditato sul suo conto corrente il cosiddetto Piatto cardinalizio, l’appanaggio che spetta ai cardinali di curia, il cui ammontare si aggira, compreso i benefit, attorno ai 5 mila euro. Sotto l’albero il porporato dei Dubia si è ritrovato così con il portafoglio decisamente più leggero.La decisione era stata formalmente annunciata da Papa Francesco il mese scorso, durante una riunione con tutti i capi dicastero. Prima di Natale l’accelerata. Allo stesso modo il cardinale già Prefetto della Segnatura apostolica e già cappellano dell’Ordine di Malta, attualmente pensionato, dovrà lasciare anche l’appartamento di via Rusticucci, a due passi dal colonnato di San Pietro, in uno storico palazzo vaticano che dà su via della Conciliazione, abitato da altri cardinali. Il provvedimento insolito e con caratteristiche punitive aveva sollevato parecchie perplessità nel collegio cardinalizio. La percezione comune è che Bergoglio lo abbia sanzionato perchè Burke – nonostante sia sempre stato piuttosto rispettoso e rigido interprete delle norme in vigore –  continua a parlare apertamente in modo critico della linea aperturista di Francesco. Da canonista, infatti, ha sempre contestato il fantasioso modo di procedere di certi documenti normativi non sempre in linea con la tradizione o il magistero. L’ultima volta che non aveva taciuto il suo stupore era prima del Sinodo sulla Sinodalità e al Papa aveva fatto presente, assieme ad altri quattro cardinali, che l’autorizzazione alla benedizione alle coppie gay sarebbe stata un boomerang da gestire per la Chiesa intera.


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