Eva Robin’s: «Mai diventata donna.

La fluidità non appartiene a Eva Robin’s. Per niente. E al Corriere della Sera non fa giri di parole. «Sono più solida che fluida, l’ambiguità non mi appartiene, ho sempre parlato del mio pene in modo disinvolto: ci tengo a ricordare che, sotto l’apparenza femminile, c’è». Oggi Eva, all’anagrafe Roberto Coatti, ha 65 anni: «Devo far fronte a questo corpo che, non è più quello di una volta». Il primo amore? «In collegio. Maschile, ovviamente». La sua prima volta? «Il primo approccio precoce: io undici anni, lui forse 50 o 40. Era un archeologo. Oggi lo definisco pedofilo, allora, non lo vissi come un trauma». L’amore più grande? «Tutte le storie con le compagne che ho avuto». La transizione? «Per errore.Non avevo la vocazione di essere donna. Amavo i travestimenti, tutti. Amavo essere qualcun altro». E gli ormoni? «Mi sono approcciata ai farmaci incautamente, pensando fosse un gioco, non immaginavo che mi avrebbero portato a una condizione quasi femminile. Mi dava gli ormoni un infermiere vicino di casa. Al Corsera ricorda anche che l’unico uomo che ha ammesso di aver vissuto un flirt con Eva Robin’s è stato Vittorio Sgarbi. «Vittorio non conosce la vergogna».  Non ho mai messo le protesi né esagerato con le forme muliebri e non ho mai vissuto il dilemma di cambiare definitivamente sesso».


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