Caso Pifferi: indagate avvocatessa e due psicologhe

La decisione di indagare le psicologhe di Alessia Pifferi, avvenuta nel bel mezzo di uno dei processi più in risalto a livello mediatico a Milano, ha finito per spaccare definitivamente l’accusa. Già, perché uno dei due pubblici ministeri che contestano alla donna l’omicidio pluriaggravato della figlia ha deciso di dimettersi dall’incarico. Ennesimo colpo di scena nel procedimento a carico della 37enne, arrestata nel luglio del 2022 per avere lasciato morire di stenti la piccola Diana di soli 18 mesi. Proprio nei giorni in cui uno psichiatra nominato dai giudici è al lavoro sulla perizia che dovrà accertare se Pifferi abbia realmente un «deficit grave», come sostenuto dalla difesa, la pm Rosaria Stagnaro ha restituito al procuratore capo Marcello Viola la delega a rappresentare l’accusa.La frattura tra i pm arriva dopo la notizia della nuova inchiesta nata proprio dal processo che si sta celebrando davanti alla Corte d’Assise. Le professioniste della casa circondariale di Milano San Vittore sono indagate per falso ideologico e favoreggiamento, così come l’avvocato Alessia Pontenani, che ha sempre sostenuto come la Pifferi abbia un quoziente intellettivo pari a quello di «una bambina di 7 anni». Secondo il pm De Tommasi, però, queste valutazioni – che sono state ammesse nella perizia – sarebbero avvenute «falsamente», in quanto il test psicodiagnostico di Wais somministrato dalle psicologhe alla donna lo scorso aprile «non era fruibile né utilizzabile ai fini diagnostici e valutativi». Alle base delle sue accuse vi sarebbe poi una serie di intercettazioni dei colloqui tra le professioniste e la Pifferi in carcere, durante le quali l’imputata sarebbe stata «manipolata». L’iniziativa giudiziaria, alla quale il magistrato aveva alluso nel corso delle precedenti udienze, affermando che le due donne non sarebbero state sentite in aula come testimoni ma eventualmente «in un’altra veste processuale»


Pubblicato

in

,

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *