L’omicidio di Sarah Scazzi, Misseri torna nella villetta dell’orrore

Avetrana (Taranto), 9 febbraio 2024 – Zio Michele torna a casa domenica, in quella stessa villetta di via Grazia Deledda con annesso garage-laboratorio dove il 26 agosto 2010 venne uccisa Sarah Scazzi, la figlia della sorella di sua moglie. Misseri – che compirà 70 anni il 22 marzo – è stato condannato a otto anni per la soppressione del cadavere (bruciato e gettato in un pozzo e fatto da lui ritrovare il 6 ottobre) e l’inquinamento delle prove, eppure si è dichiarato colpevole anche di avere strangolato la nipote che – ha dichiarato – si opponeva a un tentativo di stupro. Ma i giudici non gli hanno dato retta. Per quell’efferato omicidio stanno scontando la condanna definitiva all’ergastolo la moglie, Cosima Serrano, 69 anni, e la figlia Sabrina, 36, rinchiuse nel carcere di Taranto. Michele Misseri, invece, lascerà la sua cella in quello di Lecce domenica (l’ora non è stata comunicata): ha avuto condonati oltre 500 giorni anche grazie alla legge svuota carceri.Un delitto quello di Avetrana che colpì fortemente l’opinione pubblica soprattutto per la giovane età della vittima, 15 anni, per il contesto familiare nel quale fin dall’inizio delle indagini si è puntato per trovare i colpevoli sperando fosse solo un rapimento da parte di alcuni di loro, e per la lunga attesa del ritrovamento del corpo.


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