Nerio Nesi,muore a 98 anni banchiere e politico

Nerio Nesi, che avrebbe compiuto 99 anni il prossimo giugno, partigiano, nel 1967 è stato vicepresidente della Cassa di Risparmio di Torino, negli anni Ottanta è stato presidente della Banca nazionale del lavoro ed è stato direttore finanziario dell’Olivetti. A lungo militante socialista e dirigente del Partito socialista italiano, nel 1996 è stato eletto alla Camera dei Deputati nelle fila di Rifondazione comunista e nel 2001 nelle fila dell’Ulivo. È stato ministro dei Lavori pubblici nel governo Amato II.”Banchiere rosso” per eccellenza anche se lui preferiva la definizione di “banchiere di complemento” (ricoprendo le cariche tra le altre di vice presidente della Cassa di Risparmio di Torino e di presidente della Banca Nazionale del Lavoro), con una lunga militanza nella sinistra socialista con la vicinanza al suo leader.Dopo essere stato impegnato nella Democrazia cristiana, nel 1960 Nesi era entrato nel Psi, di cui a lungo è stato dirigente. In polemica con il segretario Bettino Craxi, nel 1982 lasciò il Partito socialista; nel 1996 venne eletto alla Camera dei Deputati nelle fila di Rifondazione comunista e nel 2001 nelle fila dell’Ulivo (in quota PdCi).Personaggio dai vasti interessi culturali, amico del grande filosofo torinese Norberto Bobbio, con cui si è confrontato ampiamente sui temi del liberal-socialismo, Nesi ha coltivato anche la passione per il più celebre degli statisti piemontesi, il Camillo Benso conte di Cavour, fino a diventare presidente della Fondazione Cavour, passando nel 2020 il testimone a Marco Boglione, e quindi assumendo la carica di presidente onorario. Anche per questo era cittadino onorario di Santena, dove ha sede il Castello Cavour che ospita la Fondazione. Nato a Bologna il 16 giugno 1925, dopo aver partecipato alla Resistenza come giovanissimo partigiano in Emilia, Nerio Nesi si era laureato in giurisprudenza all’Università della sua città. Iniziò la carriera lavorando dal 1950 al 1958, a Torino, alla direzione amministrativa della Rai, ricoprendo nel tempo gli incarichi di capo dell’Ufficio Fiscale e, poi, di direttore del Servizio Affari Amministrativi.Dal 1958 al 1970 è stato direttore dei Servizi Finanziari del gruppo Olivetti di Ivrea. Nel 1965 era entrato nel sistema bancario: è stato vice presidente della Cassa di Risparmio di Torino, amministratore delegato della Banca Subalpina, consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Milano, vice presidente dell’Istituto di Credito per le Imprese di Pubblica Utilità e, dal 1978 al 1989, presidente della Banca Nazionale del Lavoro. Pochi mesi prima del termine della presidenza Nesi, nell’agosto 1989, emerse lo scandalo dell’esposizione creditizia di Bnl, tramite la filiale di Atlanta, verso l’Iraq di Saddam Hussein. Nesi è stato il fondatore della prima società di leasing italiana e della società di studi sull’economia reale “Nomisma”.  Gli sono stati conferiti i titoli onorifici di Cavaliere di gran croce della Repubblica e Cavaliere del Lavoro, Cavaliere di Gran croce dell’ordine di Isabella la Cattolica. Nel 2001 si è sposato con la cardiologa Patrizia Presbitero. (di Paolo Martini)


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