Morto a 17 anni. Falciato dal Tir pirata mentre va a scuola. Grave la sorellina

Una tragedia annunciata: un diciassettenne morto e la sorella quindicenne gravissima investiti su una bretella stretta e pericolosa che gli studenti della sezione distaccata dell’Istituto professionale Ruffini-Aicardi a indirizzo socio-sanitario – le aule sono nel vecchio Mercato dei fiori nella frazione di Bussana al Mare – continuano a percorrere a piedi accorciando di pochi attimi il tragitto che dalla fermata dei bus, davanti a un supermercato sull’Aurelia, porta a scuola nonostante genitori e insegnanti li preghino di non passare da lì.La tragedia sempre sfiorata ieri mattina poco prima delle 8 è divenuta realtà perché neppure i camion possono percorrere quel piccolo tratto eppure un mezzo lungo 15 metri ha ignorato il divieto e ha schiacciato contro la massicciata i due fratellini allontanandosi senza soccorrerli.Mohtadi Doukhani e la sorellina Manar, magrebini ma nati in Liguria, sono stati soccorsi immediatamente, ma la corsa in codice rosso all’ospedale di Sanremo si è rivelata inutile per il ragazzo, morto in sala operatoria. Manar è stata trasportata all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove esiste un reparto di neurochirurgia all’avanguardia; sottoposta a un delicato intervento, lotta per la vita. Ha lesioni in tutto il corpo, testa compresa. Il camionista è stato rintracciato poco dopo: è un romeno alla guida di un tir anch’esso con targa di Bucarest.Alla polizia ha dichiarato di non essersi accorto di nulla, ma le sue dichiarazioni non hanno convinto. Si trova in stato di arresto per omicidio stradale, lesioni gravi e omissione di soccorso. I risultato dei test su alcol e droghe sono risultati negativi. Mohtadi e Manar erano partiti come ogni mattina da Valle Argentina, frazione di Molini di Triora, sulle propaggini delle montagne imperiesi e dopo quasi un’ora di bus avevano raggiunto la fermata incamminandosi poi su via Frantoi e Canai, l’incubo delle famiglie e dei docenti. Il mezzo pesante li ha presi alle spalle in curva con la fiancata.Il padre è un operatore alla Rsa psichiatrica di Triora, paese nel quale il sindaco ha decretato il lutto cittadino.Nelle classi dei due ragazzi sono intervenuti gli psicologi per lenire il loro dolore, così come per assistere i familiari della vittima. Ma all’uscita dalle lezioni qualcuno ha di nuovo percorso la bretella insanguinata.


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