Sardegna: i 200 delibere della Giunta Solinas, è scontro con Todde

In Sardegna oltre 200 delibere sono state sfornate in ‘zona Cesarini’ dalla Giunta regionale uscente targata centrodestra, a guida Christian Solinas, a ridosso delle elezioni regionali in Sardegna. Ma la presidente in pectore Alessandra Todde, che ancora deve attendere non meno di due settimane per la proclamazione degli eletti, non ci sta. E su Fb avverte il predecessore: “Richiamo il Presidente Christian Solinas al doveroso rispetto istituzionale: lui e la sua giunta sospendano immediatamente le delibere inopportunamente adottate e si limitino all’ordinaria amministrazione”. “Lo avevo già denunciato nei giorni scorsi e sono obbligata a farlo nuovamente”, ricorda Todde, evidenziando la consuetudine di mancata trasparenza che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni di amministrazione: molte delle centinaia di delibere approvate in extremis, “a una settimana dalla loro approvazione, non sono neanche visibili dai cittadini sardi che vengono appositamente tenuti all’oscuro”.Grazie anche agli organi di stampa, cosa hanno inserito all’interno di questa infornata di provvedimenti dell’ultimo minuto: nomine, proroghe di incarichi, piani e programmi che impegnano l’amministrazione per i prossimi anni. Hanno addirittura dato il via libera a una programmazione del fondo di coesione per oltre 2 miliardi di euro. Credo che sia estremamente scorretto”, ammonisce la neo presidente, “che una giunta uscente, scaduta e sconfitta, possa definire tutto ciò senza vergogna e senza rispetto dei cittadini e delle cittadine. La maggior parte di questi atti non è urgente e non è legata ad adempimenti di legge.


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