Il sindaco curdo “defenestrato” da Erdoğan,

Si sono appena chiuse le urne in Turchia che le aree curde del sudest dell’Anatolia sono già in rivolta. Dopo solo due giorni dalla proclamazione della vittoria elettorale di Abdullah Zeydan, candidato del partito filocurdo DEM a sindaco della città di Van, il Consiglio supremo elettorale (Ysk), su pressione del Ministero della Giustizia, ne ha annullato l’elezione trasferendo il certificato di sindaco al candidato perdente Abdulahat Arvas del Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) di Erdoğan.Subito si sono scatenate durissime proteste nella provincia di Van, nell’est dell’Anatolia, violentemente represse dalle forze dell’ordine. I video circolati sui social media mostrano che la polizia ha usato spray al peperoncino per disperdere la folla. Martedì le proteste sono diventate violente quando i manifestanti si sono scontrati con la polizia.Abdullah Zeydan, si era assicurato la vittoria alla carica di sindaco di Van con il 55% di voti nelle elezioni locali nazionali di domenica 31 Marzo. Lo Ysk ha subito affidato il mandato al secondo classificato, Abdulahat Avraz, che aveva ottenuto solo il 27,15% di voti. Zeydan era stato condannato per accuse legate al terrorismo curdo e aveva scontato circa tre anni di carcere dal 2016 al 2019, ma aveva riacquistato il diritto di voto e di eleggibilità nell’aprile 2023, e il Consiglio supremo elettorale ne aveva per questo accettato la candidatura a sindaco. Anche Özgür Özel, il presidente del Partito repubblicano del popolo (Chp), il maggior partito d’opposizione, ha reagito duramente definendo “un complotto contro i curdi e un colpo di stato civile, la decisione del Ministero della Giustizia di dare il mandato a sindaco al candidato sconfitto smentendo le dichiarazioni a caldo del presidente che aveva detto che avrebbe rispettato la volontà popolare”.


Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *