L’inchiesta si allarga: Oggi Toti davanti ai Pm, i governatori alla gogna vittime di indagini elettorali

Si allarga l’inchiesta per corruzione e corruzione elettorale della Procura di Genova sul “sistema Toti”, il presidente della Regione Liguria finito agli arresti domiciliari. I pubblici ministeri e la Gdf si accingono a studiare il materiale sequestrato nei giorni scorsi, con l’obiettivo di fare ulteriore luce su un sistema di affari, politica e presunte mazzette che coinvolge oltre al porto, il sistema dei rifiuti, le grandi opere e potrebbe anche sfiorare, non escludono gli investigatori, la sanità.Tra le prossime mosse degli inquirenti, anche la possibilità di sentire come persona informata sui fatti il sindaco di Genova Marco Bucci, sia sulle concessioni dei terminal portuali sia su quelle relative alla grande distribuzione.L’avvocato Stefano Savi che alle 14:00 accompagnerà Toti in Tribunale per l’interrogatorio di garanzia,ma non parlerà  per una scelta presa.Toti arriverà da Ameglia, dove si trova ai domiciliari da martedì quando la finanza si è presentata all’hotel Lolly di Sanremo, dove il governatore alloggiava visto che avrebbe dovuto presenziare a un evento con Flavio Briatore.La procura ha sottolineato come le operazioni «di esecuzione della misura cautelare sono state eseguite» dopo le 7 del mattino «nel pieno rispetto delle disposizioni di legge e della dignità della persona». La scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere, spiega il legale, «sembra conseguente e logica nella misura in cui abbiamo un fascicolo enorme da approfondire e che abbiamo nelle nostre mani solo da ieri. Prima di prendere decisioni o dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti per capire su che cosa, dove e come fornire le spiegazioni».Il caso di Giovanni Toti è solo l’ultimo di una lunga scia di casi. Da Michele Emiliano a Donato Toma, da Luciano D’Alfonso a Stefano Bonaccini: basti pensare che nel nostro Paese praticamente non c’è una regione che non abbia avuto un governatore finito nelle maglie della giustizia. Come non ricordare la vicenda dell’ex presidente della Sardegna Christian Solinas, indagato per corruzione a poco più di un mese dalle elezioni o quella del leghista Attilio Fontana accusato di abuso d’ufficio a soli venti giorni dal voto.Ma nel calderone sono finiti anche esponenti di sinistra come Vincenzo De Luca, la cui notizia dell’indagine nei suoi confronti uscì a pochi giorni dalla tornata elettorale del settembre 2020 nonostante l’indagine fosse in corso da tre anni. C’è poi l’ex governatore della Calabria, Mario Oliverio, indagato più volte e sempre assolto ma la cui ricandidatura nel 2018 fu di fatto bloccata.Ma la mannaia delle toghe colpisce anche a livello locale.


Pubblicato

in

, ,

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *