Le migliori aziende per le donne: ecco la classifica del 2024

Quasi dieci punti percentuali in più in termini di senso del rispetto, dell’equità e dell’orgoglio verso la propria azienda. In un periodo storico di turnover e insoddisfazione sul lavoro, le aziende selezionate come Best workplaces for women per il 2024 da Great place to work hanno saputo costruire un ambiente di lavoro dove tutti si sentono più ingaggiati. E dove le donne fanno più carriera e sono più felici. Sono venti le aziende entrate in short list e tre quelle a salire sul podio: Teleperformance, Biogen Italia e American Express.Sono quasi quattrocento (397) le aziende analizzate, la metà quelle pre-selezionate (211) e 20 quelle entrate nella classifica dei migliori posti di lavoro in termini di diversità e equità di genere. La classifica è stata redatta utilizzando, tra gli altri, due strumenti di analisi: il Trust index, metodologia sviluppata da Great place to work, e il Parity index.Il Parity index invece è stato sviluppato per misurare il grado di benessere e soddisfazione delle lavoratrici, attraverso una serie di domande specifiche: dalla possibilità di assentarsi dal lavoro per necessità personali, alla parità salariale, passando per la trasparenza e la meritocrazia riconosciuta sia in nei rapporti professionali quotidiani che in fase di avanzamento di carriera.Le aziende in classifica possono contare su una grande maggioranza di collaboratori e collaboratrici (85%) ingaggiati – in base al Trust Index – contro una media italiana del 52% e l’87% di loro è pronto ad affermare che il loro è un “eccellente luogo di lavoro”. Nelle aziende classificate Best workplaces for women in particolare le donne sono più soddisfatte degli uomini in ciascuna delle cinque aree del modello Great place to work – cioè credibilità, rispetto, equità, orgoglio e coesione – e anche la media Trust index è superiore di tre punti percentuali rispetto a quella maschile.Tra le 20 classificate nel 2024 c’è un perfetto equilibrio tra piccole, medie e grandi imprese, ma quest’anno c’è da segnalare l’ingresso in classifica di due piccole aziende (10-49 persone).Oltre alla diversità dimensionale, si assiste a una maggiore varietà di settori tra le aziende in classifica, da biotecnologia & farmaceutico ai servici professionali, ma anche manifatturiero e information technology. Realtà come le aziende classificate  dimostrano, invece, che l’inclusione di genere non soltanto è possibile e auspicabile, ma va di pari passo con la crescita aziendale, nella misura in cui attinge e valorizza tutti i migliori talenti».


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