Sui rapporti col governatore Toti «mio padre non riusciva a capire che non si poteva fare», racconta Spinelli jr al giudice, parlando di una situazione da «far west», con il padre che continuava a disattendere i suoi consigli. E comunque era «Toti che lo chiamava» quando c’erano «situazioni elettorali o delle cene», sostiene.Al gip, inoltre, Roberto Spinelli riferisce dei rapporti tra l’ex patron del Genoa e del Livorno e il presidente dell’Autorità portuale Paolo Signorini. «Lui ha trovato in questo Signorini un supporto – racconta -. Non c’era più mia madre, mio padre ha la quinta elementare ed è un uomo di 84 anni, ma Signorini è una persona laureata, scolarizzata, nella sua vita penso volesse fare il funzionario pubblico e poi è andato in Iren, uno di questo livello può fare queste cose?». Per quanto riguarda i bonifici ai partiti «io ho intimato a mio padre di non far più finanziamenti a soci da anni. Io non ho mai dato finanziamenti illeciti in cambio di favori».
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