Superbonus: cattive notizie per la piattaforma ENEL X

Il Superbonus, denominato anche Ecobonus, è una detrazione fiscale che ha offerto un importante supporto economico a migliaia di italiani per ristrutturare le proprie proprietà. Nel corso del tempo, sono state apportate numerose modifiche alla disciplina dell’Ecobonus 110%. Tuttavia, sono in arrivo ulteriori cattive notizie che riguardano la piattaforma ENEL X, la quale avrebbe dovuto risolvere il problema dei crediti bloccati.Non sembra proprio finire l’infinita telenovela che ha coinvolto questa detrazione fiscale che sembrava rivoluzionaria, visto che si potevano effettuare determinati lavori edilizi praticamente a costo zero. Eppure, più passava il tempo, più si scoprivano falle nel sistema, truffe, diversi problemi e soprattutto tanta confusione. Fino al suo stop definitivo e la speranza di recuperare qualcosa.Approfondiamo nel dettaglio che cosa è successo stavolta. La piattaforma ENEL X è stata concepita per assorbire i crediti bloccati relativi al Superbonus 110%. L’obiettivo era quello di liberare la capacità finanziaria delle banche per poi trasferirla a terze parti. Tuttavia, al momento, la società necessita di una licenza bancaria che non è ancora stata ottenuta.Secondo i primi annunci indicavano il lancio della piattaforma già sul finire del mese di giugno 2023. Tuttavia, la sottosegretaria di stato al Ministero dell’Economia, Sandra Savino, ha comunicato che la piattaforma sarà pienamente funzionante a partire dal mese di settembre. E anche su questo punto sorgono numerosi dubbi. Attualmente, l’assenza della licenza bancaria necessaria impedisce il funzionamento della piattaforma ENEL X. Ricordiamo che l’obiettivo di ENEL X era quello di acquistare i crediti dalle aziende edili che avevano applicato lo sconto in fattura mediante il Superbonus 110%. In questo modo, sarebbe stato possibile sbloccare la considerevole quantità di crediti e rivenderli ai propri clienti.Purtroppo, affinché ENEL X possa funzionare, è necessaria una licenza bancaria. E al momento, manca. L’unica speranza per la piattaforma in questo momento nero è quella di ottenere l’approvazione da parte di Bankitalia. Oltre al danno anche la beffa: è doveroso sottolineare che, in generale, Enel non sembra guardare con favore a questo progetto. Infine, in base alle disposizioni normative, i contribuenti e le aziende hanno tempo fino a novembre 2023 per cedere i loro crediti. In alternativa, dovranno richiedere il rimborso tramite la dichiarazione dei redditi, una operazione che a confronto si dimostra poco vantaggiosa.


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