Le risorse del Pnrr dirottate verso l’estero anziché sui progetti che dovrebbero costruire la «ripresa» e la «resilienza». L’allarme è stato lanciato dall’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia che ha ricevuto segnalazioni di operazioni sospette collegate all’attuazione del Piano. Nel 2022 sono state 152 (di cui oltre il 27% relative a contesti potenzialmente riconducibili alla criminalità organizzata) per un importo complessivo superiore a 264 milioni di euro. Oltre la metà sono state inoltrate dalla Pubblica amministrazione, mentre la parte residua principalmente da banche e Poste.In particolare, ha rilevato il direttore dell’Uif, Enzo Serata, nel Rapporto Annuale presentato ieri, le segnalazioni «hanno spesso evidenziato la presenza di reti di imprese indebitamente beneficiarie di finanziamenti agevolati o per cui si è registrato un utilizzo distorto delle risorse stanziate,

Le risorse del Pnrr dirottate all’estero. Svaniti nel nulla oltre 264 milioni
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