Tassi: la Bce potrebbe prendersi una pausa a settembre

La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha dettato tre condizioni per una pausa dal rialzo dei tassi: la trasmissione della politica monetaria all’economia reale, un punto di svolta nell’inflazione cpi sottostante (core) e una prospettiva di inflazione al 2% nel medio termine.Tra il calo dell’indice Pmi dell’eurozona e l’inversione di tendenza fatta registrare dall’inflazione ad agosto, secondo Tomasz Wieladek, chief european economist della società di investimento americana T. Rowe Price, “i dati mostrano che le prime due condizioni sono chiaramente soddisfatte. Dopo nove rialzi dei tassi consecutivi, dunque, i tempi potrebbero essere maturi affinché la Bce decida di prendersi una pausa dalla politica di stretta monetaria. Ancor più se si pensa che un ulteriore rialzo potrebbe provocare un effetto controproducente rispetto agli obiettivi del regolatore.“Se la Bce sorprendesse gli investitori con un rialzo in presenza di dati che iniziano a segnalare una recessione, i mercati potrebbero iniziare a prezzare un errore politico. Non resta che attendere il 14 settembre per capire se la riunione della Bce costituirà davvero il tanto atteso punto di svolta monetaria, dopo la serie di rialzi che nell’ultimo anno hanno portato i tassi al livello più alto da quando esiste l’euro.


Pubblicato

in

,

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *