Evasione fiscale. Condannato a due anni

Un uomo di 32 anni, romano, è stato condannato dal giudice Di Zenzo a due anni di reclusione alla fine del processo celebrato con rito Abbreviato, nel quale era imputato anche l’amministratore della società agricola della quale era il rappresentante. L’uomo è stato anche interdetto per due anni dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. L’uomo era diventato il prestanome della società: firmava i documenti e riceveva in cambio mille euro al mese. L’uomo ogni tanto lavorava come operaio nell’azienda, ma non sapeva nulla di quello che accadeva nell’ufficio. Era il patrigno che si occupava di tutto. La Finanza ha scoperto che l’azienda aveva emesso fatture per 770mila euro senza versare i 160mila euro d’Iva. In quello stesso periodo la società aveva omesso di pagare l’Irap per circa 86mila euro.


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