False sponsorizzazioni e frode fiscale da migliaia di mila euro, nei guai la squadra di basket di Castel San Pietro Terme

Sponsorizzazioni fasulle e fatture gonfiate, per un’evasione fiscale da circa 600 mila euro. Sono queste le accuse mosse dalla Procura di Bologna, ad una società di basket che milita nel campionato di Serie B – Interregionale. A finire nei guai la ASD Olimpia Castello di Castel San Pietro Terme, nell’imolese, e una ventina di aziende e ditte che hanno associato il proprio marchio alla squadra. A scoprire la frode è stata la Guardia di Finanza di Imola che ha passato al setaccio i conti di diverse società e denunciato 23 persone, tra dirigenti, atleti e amministratori di piccole e medie ditte del territorio bolognese.I finanzieri hanno accertato come il sistema di emissione di fatture per operazioni inesistenti fosse coordinato dalla società di basket, mediante la ricezione di denaro fino a quattro volte il reale valore delle sponsorizzazioni effettuate. Successivamente, tramite rimborsi e stipendi gonfiati di alcuni dirigenti e giocatori, i valori monetari venivano prelevati in contanti e in parte restituiti alle stesse società sponsor. Così facendo da una parte si evadevano le tasse, aumentando i costi aziendali (e dunque abbattendo l’imponibile) e dall’altra si costituivano riserve di denaro in nero.La difesa della società sportiva è arrivata con una nota del presidente Massimo Ramini: “Al netto della sussistenza di indagini.La mera contestazione di presunte irregolarità fiscali, tutte ancora da dimostrare e di cui si discuterà nelle sedi opportune, non giustifica lo stillicidio di illazioni e di ingiustificate accuse che si leggono in queste ore, che costituisce una mortificazione non tanto dell’Olimpia Castello, quanto del mondo che essa rappresenta e che continuerà a rappresentare”.


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