Superbonus, SAL straordinario nel decreto del CdM? La posizione del MEF

La strada è in salita, escluso l’intervento nella Legge di Bilancio 2024 o, difficilmente la misura per un intervento a salvaguardia dei lavori in condominio in corso troverà spazio nel decreto Milleproroghe.Dopo il no del Ministero dell’Economia ad ogni ipotesi di proroga del superbonus, con il conseguente blocco dell’emendamento dei Relatori alla Manovra, dal palco di Atreju il Ministro Giorgetti ribadisce la posizione presso la commissione Bilancio della Camera.Molto probabilmente non arriverà nessuna proroga, ma la discussione in merito ai lavori già conclusi e alla salvaguardia per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 rimane centrale.Con queste parole il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, si è espresso sul tema del superbonus, presso la Commissione Bilancio della Camera all’esame del testo della Legge di Bilancio, che dovrebbe ottenere il via libera definitivo il 29 dicembre.Per eventuali novità si dovrà attendere la giornata di domani e la nuova riunione del Consiglio dei Ministri.Nonostante la strada sia in salita, una delle ipotesi è la previsione di due SAL intermedi nell’ambito del superbonus del 110 per cento per l’esercizio delle opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura prima della chiusura di tutte le lavorazioni.Nello specifico, è l’articolo 121 del decreto legge n. 34/2022 che al comma 1-bis prevede che le due opzioni per la monetizzazione del bonus spettante possano esser esercitate: “in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori. Ai fini del presente comma, per gli interventi di cui all’articolo 119 gli stati di avanzamento dei lavori non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno stato di avanzamento deve riferirsi ad almeno il 30 per cento del medesimo intervento.” Due quindi i SAL intermedi ammessi, pari almeno al 30 per cento delle lavorazioni, seguiti dall’ultimo del 40 per cento a conclusione dei lavori.In vista della scadenza del 31 dicembre 2023 per i condomini è stata quindi avanzata l’ipotesi della previsione di un terzo stato avanzamento lavori straordinario, utile per salvare la detrazione del 110 per cento per le lavorazioni già concluse nell’ambito dell’intervento complessivo avviato, ma per le quali non si è arrivati alla percentuale ultima necessaria. L’inserimento della misura nel prossimo decreto è tuttavia piuttosto in salita e si esclude la proroga del superbonus del 110 per cento. Se non arrivassero nuove modifiche normative, dal 1° gennaio 2024 la percentuale fruibile per i lavori in condominio scenderà al 70 per cento e nel taglio rientrerebbero anche le lavorazioni effettuate nel 2023 ma non ancora ultimate.


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