Grandi manovre sul fisco

Grandi manovre sul fisco. Dal calendario fiscale riformato al via libera sulla minimum tax per le multinazionali. Dalla revisione delle tax expenditures agli acconti a rate. In queste ora si stanno definendo i contenuti e i veicoli normativi per la parte fiscale che accompagnerà la legge di bilancio attesa all’esame del governo lunedì prossimo.Non è ancora stato definito quali norme entreranno nel decreto legge e quali seguiranno la strada, più lenta dei decreti legislativi ma molte disposizioni sono alle limature finali. Come ad esempio il cavallo di battaglia del presidente della commissione delle attività produttive Alberto Gusmeroli. È dato per certo il debutto dal 2024 della mensilizzazione degli acconti per gli autonomi. Le partite Iva, con una soglia di fatturato entro i 500 mila euro, potranno pagare l’acconto, che attualmente è a novembre, ogni mese, diluendo l’onere fiscale.Possibile l’arrivo delle norme sul concordato preventivo biennale, l’accordo per il pagamento delle tasse per due anni con il fisco anche per i forfettari. Le disposizioni vedranno arrivare una proposta dall’Agenzia al contribuente sulla base delle pagelle fiscali Isa e dei dati trasmessi attraverso fatturazione elettronica e corrispettivi.Si punta, inoltre, alla fiscalità internazionale portando avanti l’attuazione della tassazione al 15% delle multinazionali con l’approvazione del decreto legislativo posto in consultazione nei mesi scorsi dal ministero dell’economia. Da questo provvedimento si conta di ricavare un gettito intorno ai 3 mld. Ancora in valutazione l’assetto definitivo del taglio delle spese fiscali. Sarà un taglio in tono minore e nonè ancora detto che riguarderà chi ha un reddito dai 100 mila euro lordi l’anno (attualmente la soglia è di 120 mila euro). L’intervento di riduzione prenderà di mira alcune tipologie di spese fiscali come ad esempio le erogazioni liberali e non quelle come spese sanitarie, spese per i mutui o ristrutturazioni edilizie.


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